L’avvocato, dal latino advocátus; participio passato di advocare: chiamare a sé, assistere.
Un ruolo, una professione caratterizzata dal precipuo rispetto dei doveri deontologici, ovvero norme di comportamento che cristallizzano i principi di lealtà, chiarezza e correttezza.
IL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE
Il Codice deontologico forense stabilisce le norme di comportamento che l'avvocato è tenuto ad osservare in via generale e, specificatamente, nei suoi rapporti con il cliente, con la controparte, con altri avvocati e con altri professionisti. Anche tramite il rispetto di tali norme di comportamento, l'avvocato contribuisce all'attuazione dell'ordinamento giuridico per i fini della giustizia.
Il NUOVO CODICE DEONTOLOGICO FORENSE è stato approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 31.01.2014 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 241 del 16.10.2014 in attuazione della Legge 247/2012 - recante Nuova disciplina dell'ordinamento della professione, da ultimo modificato nella seduta amministrativa del 23.02.2018, relativamente agli artt. 20 e 27 con testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13.04.2018.
LE TARIFFE FORENSI
Con il D.M. 8 Marzo 2018, n. 37, pubblicato in Gazzetta Ufficiale- Serie Generale- il 26 Aprile 2018, n. 96 è stato adottato il Regolamento che modifica parzialmente il D.M. 10.03.2014, n. 55 concernente "La determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense". Ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247 (riforma dell'ordinamento forense), i parametri si applicano quando all'atto dell'incarico o successivamente il compenso non sia stato determinato in forma scritta, in ogni caso di mancata determinazione consensuale, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi e nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell'interesse di terzi o per prestazioni ufficiose previste dalla legge.